Metri s.l.m. 433

 

Sembra che il nome di Ridracoli, piccolo raggruppamento di case, posto sull’omonimo ramo del Bidente, abbia avuto origine da una corruzione del nome Rio degli Oracoli, dal latino Rivus Oracolorum. Questo starebbe a indicare la presenza di un tempio pagano già da tempi remoti lungo questo corso d’acqua; nel tempio si crede fosse presente una sibilla che emetteva vaticini.

In periodo medievale, attestato nei documenti dal 1216, era presente a Ridracoli un castello, che pare fosse di proprietà dei Conti Guidi. Per via matrimoniale passerà poi ai Signori di Valbona, sotto il cui dominio risulta nel 1371, quando vi erano presenti sei focolari.

Gli abitanti del castello dipendevano spiritualmente da S. Ellero a Galeata e da S. Maria in Cosmedin a Isola, ma sentita era anche l’influenza dell’Eremo di Camaldoli, a cui più volte dai castellani di Ridracoli furono donate terre.

Nel 1442 le foreste di queste zone, come quelle limitrofe, furono assegnate dalla Repubblica di Firenze all’Opera del Duomo per fini economici.

Nel XVI secolo Ridracoli sarà assegnato al Capitanato di Bagno e dal 1528 diverrà Comune autonomo con possibilità di emettere statuti propri, a causa della distanza da Bagno (25 km).

Fino al 1652 fu presente, nella sponda opposta del fiume rispetto al nucleo principale un Eremo dedicato a S. Lorenzo. Mentre il piccolo centro di Ridracoli è composto dalla chiesa dedicata a S. Martino, un ponte con annesso un edificio in cui aveva sede un’osteria, qualche casa e un mulino. Vi è poi Palazzo Giovannetti, in cui aveva sede la scuola, spostata in canonica nel 1961, l’altra scuola era situata alla Seghettina. Non molto distanti dalla chiesa si trovano il cimitero e il castello.

L’economia della zona era di tipo montano, legata al taglio del bosco e alla produzione del carbone, così come all’allevamento ovino per la produzione di formaggio e lana. La coltivazione era riservata ai terreni meno impervi.

A Ridracoli si svolgeva, fino ai primi anni Cinquanta, la Fiera del Birracchio (giovane toro). I permessi per una tale fiera furono concessi sempre per la distanza di questo nucleo abitativo dal Comune di Bagno, essa aveva ogni anno molti partecipanti, che giungevano anche da Santa Sofia, Casanova, S. Paolo e molte altre zone limitrofe.

Nel piccolo nucleo abitavano nel 1994 solamente 7 persone, nel 1595 vi erano invece 250 abitanti, saliti fino a 326 nel 1913. Nel 1921 troviamo 290 abitanti, scesi a 120 nel 1962 e a soli 43 nel 1971.

Nel 1975 in questa valle, poco più a monte dell’abitato, sono iniziati i lavori per la costruzione della Diga di Ridracoli. Questi lavori furono terminati nel 1982 e la distribuzione di acqua ebbe inizio tra il 1987 e 1988. Oggi questo invaso, con la capienza di 33 milioni di m3, fornisce annualmente metà del fabbisogno idrico alle Provincie di Forlì-Cesena, Rimini e Ravenna.

Alla diga si sono inoltre legate varie attività di  tipo turistico e ricreativo, e a Ridracoli è sorto un museo dedicato alla fauna locale e in particolare all’acqua.