Metri s.l.m. 490
Poggio alla Lastra sorge in un altipiano, sulla strada che da Santa Sofia conduce a Pietrapazza, all’interno della valle del Bidente piccolo.
La leggenda narra che la popolazione di queste zone fu convertita al Cristianesimo da Apollinare, seguace di S. Marino. Essi vennero in Italia dalla Dalmazia nel IV secolo d.C. per svolgere un’opera di evangelizzazione. Entrambi erano abili scalpellini e così Apollinare si stabilì nella valle di Poggio alla Lastra, lo stesso nome del luogo lascia intuire l’abbondanza di pietre nella zona.
La presenza di un rilievo chiamato Monte Marino in questa zona può avere a che fare con questa leggenda.
Nel 1157 abbiamo una prima notizia del castello, presso il quale troviamo la chiesa di S. Apollinare. Vi era a Poggio anche un’altra rocca identificabile con il podere di Castelnuovo, questa nel 1371 risulta costituita da cinque focolari e alle dipendenze dei Signori di Valbona.
Nel XV secolo queste zone entreranno a far parte del Capitanato di Bagno, e verranno a trovarsi al confine con i possedimenti dell’Opera del Duomo di Firenze, che aveva accorpato le selve di Ridracoli e Strabatenza.
In queste zone, oltre alla tipica economia montana, basata sull’allevamento, l’agricoltura e l’utilizzo del bosco, vi era la presenza di un elevato numero di abili scalpellini. Ne è un esempio la famiglia Milanesi, il cui nome compare in varie opere della vallata.
Alla fine del XVI secolo erano presenti a Poggio 150 abitanti sottoposti alla Comunione e 80 privi di essa, 212 nel 1746. Negli anni Trenta del Novecento si era raggiunto il numero di 306, sceso poi drasticamente tra gli anni Cinquanta e Sessanta.
Nel 1968 è stata costruita una strada rotabile che ha unito l’abitato di Poggio alla Lastra a Santa Sofia, permettendo di continuare ad abitare questo luogo. Al giorno d’oggi gli abitanti sono rimasti circa cinquanta.